Da Alfredo Recchilungo al nipote Antonio – passando per Bruno Di Salvatore -, 12 lustri di tradizione
TERAMO – Si chiude un’epoca, anche l’edicola si trasferisce a poche decine di metri: Porta Reale perde il suo simbolo, sacrificato sull’altare del piano di riqualificazione urbana che vuole (correttamente) rendere giustizia al patrimonio storico-artistico cittadino, spesso ‘oscurato’ proprio dalle edicole.
Un trasloco organizzato da tempo, reso adesso possibile dall’allaccio dell’utenza elettrica, che ha messo anche lo storico proprietario di fronte al fatto compiuto. Da oggi l’edicola è posizionata nei pressi dell’aiuola che costeggia la rotonda e delimita il marciapiedi della Noè Lucidi.
L’edicola era lì, appoggiata a una colonna dell’arco di Porta Reale da 60 anni, quando Alfredo Recchilungo, lo storico strillone teramano che la trasferì alla Madonna delle Grazie dalla precedente sistemazione a via Fonte Regina. Oggi è Bruno Di Salvatore, il figlio, a gestire il trasloco con il figlio Antonio che si prenderà carico della proprietà della nuova edicola.
Nelle sue parole, la vita da edicolante che fu e quella di oggi, nella grande crisi delle vendite dei giornali, superati dalla tempestività della televisione e di Internet.
Guarda l’intervista a Bruno Di Salvatore andata in onda nel tg di R115